Succession

Succession

I panni sporchi si lavano in famiglia si dice. E così dovrebbe essere a maggior ragione se parliamo di una famiglia che può influenzare il destino politico degli Stati Uniti...

I panni sporchi si lavano in famiglia, si dice. E così dovrebbe essere, a maggior ragione se parliamo di una famiglia che può influenzare il destino politico degli Stati Uniti, e quindi del mondo, in quanto a capo di un impero mediatico.

Ecco perché quando nella famiglia Roy inizia una competizione fratricida per la successione al trono, tra i figli che bramano la corona ed un padre che, alla soglia degli 80 anni, lancia segnali contrastanti sulla scelta del futuro CEO, la situazione diventa una polveriera. 

I figli, il padre e tutti coloro che fiuteranno l’occasione di aggiudicarsi la leadership dell’azienda si daranno battaglia tra inganni, strategie, doppiogiochismo e ricatti, senza esclusione di colpi. 

Ma Succession non è il solito drama familiare tra ricchi. Parliamo di una serie che restituisce una fotografia nuda e cruda del potere, descritta come una forza attrattiva in grado di rendere qualsiasi rapporto umano, anche quelle teoricamente più genuine come le relazioni familiari, un semplice calcolo di costi/benefici

Se prima di iniziarla vuoi saperne qualcosa in più, qui potrai leggere trama, recensione e curiosità senza spoiler.

Succession

Genere:
Drama Drama
Sensazioni:
Suspense Suspense
Su:
now-tv sky-atlantic
Cast:
Logan Roy
Brian Cox
Kendall Roy
Jeremy Strong
Roman Roy
Kieran Culkin
Shiv Roy
Sarah Snook
Connor Roy
Alan Ruck
Tom Wambsgans
Matthew Macfadyen
Greg Hirsch
Nicholas Braun
Avviso sui contenuti:
Violenza, Scene di sesso, Uso di sostanze stupefacenti
Pubblicato il: 20/01/2024
Aggiornato il: 28/09/2024

SUCCESSION - TRAMA SENZA SPOILER

Stati Uniti, giorni nostri. La famiglia Roy possiede la Waystar Royco, multinazionale dei media impegnata anche nel settore dell’intrattenimento e dei parchi a tema. 

A capo dell’azienda c’è il suo fondatore, Logan Roy, magnate della comunicazione un po’ vecchio stampo, ma estremamente abile nell’arte manipolatoria e con uno spiccato killer instinct negli affari. 

La serie inizia con il giorno del suo 80esimo compleanno, momento in cui le voci sulla possibile successione a capo dell’azienda diventano sempre più insistenti. D’altronde, la salute di Logan inizia a perdere qualche colpo e la necessità di un cambiamento sembra ormai impellente. 

Tutto fa pensare che il prescelto sia Kendall, suo secondogenito e figlio più devoto alla causa aziendale. Azionisti e media lo danno per certo come prossimo CEO e lo stesso Kendall attende solo l’annuncio pubblico del padre, sebbene quest’ultimo non manchi occasione per posticiparlo. 

I motivi di questi vari spostamenti verranno presto svelati.

Logan ha in mente altri progetti 

Per Kendall, infatti, arriverà presto una doccia fredda quando il padre, nel mezzo della sua festa di compleanno, rivelerà a lui e ai suoi fratelli di non avere la minima intenzione di lasciare la presidenza

Per diverse ragioni. Innanzitutto, per la poca autorevolezza dimostrata dal figlio qualche ora prima durante la trattativa per l’acquisizione di un portale di contenuti online. 

Poi, per i trascorsi di dipendenza dalle droghe di Kendall che, a detta del padre, lo renderebbero fin troppo vulnerabile (e ricattabile) per nuotare in un mare pieno di squali. 

Allo stesso tempo, Logan gli comunica la decisione di restare a capo della Waystar/Royco fino a quando non avrà individuato il successore più giusto, alludendo all’eventualità che questa cosa potrebbe non accadere mai. 

Kendall rimane spiazzato da questa decisione, mentre i suoi fratelli accolgono la notizia tra l’indifferenza e un atteggiamento di condivisione con la scelta del padre. 

Anche perché estranei alle attività dell’azienda

Si limitano ad incassare i lauti compensi in veste di azionisti.

Connor, il primogenito, trascorre le proprie giornate coltivando un forte interesse per la storia e sperperando grosse quantità di denaro in strampalate iniziative imprenditoriali.

È il figlio più disinteressato alle vicende della Waystar/Royco: l’azienda, per lui, rappresenta una mucca da mungere all’occorrenza. 

Siobhan, alias Shiv, è una donna di successo che si occupa di consulenza strategica per alcuni politici di spicco.

Logan stravede per lei. Vorrebbe che fosse più coinvolta nelle vicende aziendali e cercherà di convincerla facendole fiutare la possibilità di diventare la prossima CEO. 

Shiv, dal canto suo, si dimostra titubante ad accettare per una serie di ragioni, tra cui alcuni dubbi sulla condotta etica dell’azienda.

Ma soprattutto perché consapevole dei giochetti mentali che il padre è solito riservare ai figli

Alcuni sviluppi, però, la porteranno a cambiare atteggiamento. 

Poi c’è il fratello minore, Roman, il personaggio più complesso ed intrigante della serie. Dotato di un sarcasmo pungente, con battute che talvolta superano i limiti della decenza, e alla costante ricerca dell’approvazione paterna, Roman coltiva in segreto ambizioni da CEO della Waystar/Royco

Il padre non sembra prenderlo sul serio come possibile successore, soprattutto per i suoi comportamenti imprevedibili e poco diplomatici. Ma ne apprezza il cinismo e la noncuranza per i risvolti etici, al punto da metterlo in posizioni aziendali di vertice e fargli presagire un futuro importante. 

Da qui inizierà una guerra fredda tra padre e figli

Con il padre che proverà a nascondere le sue reali intenzioni fin quando potrà ed i figli che si contenderanno il ruolo di prossimo CEO, sfruttando ogni mezzo possibile. 

In questa contesa, verranno coinvolte anche diverse persone esterne alla famiglia

Tra questi, ricoprirà un ruolo importante il compagno di Shiv, Tom, un uomo distinto che ama la bella vita e che, da buon arrampicatore sociale, farà di tutto per conquistarsi la benevolenza di Logan e della famiglia per tentare la scalata aziendale. 

Così come Gregg, un misterioso cugino sbucato dal nulla proprio il giorno del compleanno di Logan.

Più giovane ma con le stesse intenzioni di Tom, anche lui proverà a ritagliarsi un posto prestigioso nell’azienda di famiglia. 

Non a caso, tra Gregg e Tom si instaurerà una certa complicità. 

Insomma, tutta la trama di Succession è una sorta di partita a scacchi tra i figli ed il padre per il ruolo di CEO della Waystar/Royco, mentre alcuni squali cercheranno di sfruttare questa disputa per ribaltare il tavolo e acquisire la maggioranza delle quote aziendali. 

Sarà una lunga e appassionante partita fatta di giochetti mentali, manipolazioni, ricatti e colpi di scena in cui tutti si ritroveranno ad essere qualche volta pedoni, qualche volta alfieri. 

E molto, molto spesso fregati.

SUCCESSION - RECENSIONE SENZA SPOILER

Si scrive successione, si legge ossessione.

Se è vero che il potere logora chi non ce l’ha, può diventare un vero tormento per chi non ce l’ha e ritiene di doverlo avere per diritto naturale.

Succession è soprattutto questo: l’ossessione di tre fratelli che si prendono a sberle (non solo metaforicamente) per diventare capo di un impero mediatico

E di un padre anaffettivo che un po’ sembra metterli alla prova, un po’ cerca di prendere tempo in vista di chissà cosa. 

Le sue reali intenzioni resteranno un enigma, ma va bene così perché è proprio nei suoi comportamenti indecifrabili e contraddittori che la serie restituisce brillantemente l’importanza dell’arte manipolatoria come requisito di leadership. 

Chiarissimo, invece, è l’atteggiamento che Logan riserva ai figli: quello di un capo nei confronti dei suoi impiegati. 

Succession ribalta il concetto di azienda a conduzione familiare in famiglia a conduzione aziendale 

I rapporti tra padre e figli sono mediati perlopiù da interessi reciproci. E non esiste cena di famiglia che non si trasformi in un meeting aziendale, con l’immancabile staff al seguito. 

Nelle vicende dei Roy, solo un elemento ricade nel tipico cliché della narrazione familiare: la spasmodica ricerca dell’approvazione paterna

Sicuramente per la ricompensa materiale della successione al trono, ma soprattutto per guadagnarsi qualcosa di (segretamente) ambito: il suo rispetto.

Ed è nella contorta ricerca della stima del padre che Kendall, Shiv e Roman mostreranno una vulnerabilità che fa tenerezza, paragonabile a quella di un bambino che cerca disperatamente di richiamare l’attenzione di un papà completamente disinteressato alle emozioni dei figli. 

A meno che non possa sfruttarle a suo vantaggio. 

Oltre a spogliare il racconto sui rapporti familiari dallo stereotipato polarismo amore/odio, fotografando in maniera impeccabile la complessità dei sentimenti che si possono nutrire verso un padre o un fratello in una situazione conflittuale, Succession è un piccolo capolavoro perché propone un’ecografia asettica del potere

È un raffinato squarcio all’élite

Rivela il lato più cinico, arrivista e ipocrita delle persone che ci girano attorno. 

Lo fa con eleganza e sincerità narrativa, senza far trasparire alcun giudizio morale sui personaggi.

A ciò si aggiunge una regia chirurgica e una fotografia eccellente, ma non è una novità quando si parla di HBO. 

Insomma, Succession è una delle migliori produzioni degli ultimi anni, con uno dei finali più delicati e artistici di sempre.

SUCCESSION - CURIOSITÀ SENZA SPOILER

  1. Sembra che la serie sia ispirata alla famiglia di Rupert Murdoch, sebbene ci siano smentite a riguardo. Per chi non sapesse chi è Murdoch, è praticamente il tizio che possiede l’impero mediatico Sky e Fox News, nonché uno degli uomini più ricchi al mondo. 
  2. Brian Cox, l’attore che interpreta Logan Roy, è originariamente scozzese. Per dare un accento inglese si è preparato ispirandosi proprio alla figura di Rupert Murdoch. 
  3. Invece Jeremy Strong, attore che interpreta Kendall Roy, si è preparato al ruolo trascorrendo molto tempo con eredi di famiglie miliardarie, così da comprenderne meglio la psicologia. Che perfezionista!
  4. Le scene dell’ufficio della Waystar sono ambientate nel One World Trade Center di New York, il grattacielo più alto degli Stati Uniti. A partire dalla terza stagione, le riprese si sono trasferite al grattacielo 28 di Liberty Street. 
  5. La serie ha fatto incetta di premi e nomination, registrando record su record. Una pioggia tra Emmy e Golden Globes, ma non chiedetemi quali perché sono davvero troppi. Andando in giro per il web troverai sicuramente tutte le informazioni in merito.

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