Shrinking

Shrinking

Elaborazione del lutto sarcasmo tanti “fuck” ed emozione non stereotipata: Shrinking è una serie profonda che affronta il tema del benessere mentale con la giusta dose di ironia e buon...

Elaborazione del lutto, sarcasmo, tanti “fuck” ed emozione non stereotipata: Shrinking è una serie profonda che affronta il tema del benessere mentale con la giusta dose di ironia e buon gusto. 

Divertente e leggero nella sua drammaticità, la serie racconta le turbolenti vicissitudini di uno psicologo che cerca faticosamente di rimettersi in piedi dopo la morte improvvisa della moglie, a partire dai suoi maldestri tentativi di ricostruire il rapporto con la figlia adolescente, da lui trascurata nel momento più delicato: quello subito dopo la scomparsa della mamma.

Ma Shrinking è anche un collage sulle piccole battaglie quotidiane di amici, colleghi e nuove conoscenze toccate direttamente e indirettamente dalla tragedia di una famiglia.

La serie ha il classico taglio della produzione indipendente. La trama ispira autenticità e veicola un messaggio positivo, volto ad enfatizzare l’importanza di contare sugli altri per superare i momenti difficili, pur seguendo il proprio cammino. 

Se ti interessa saperne di più prima di iniziarla, qui potrai leggere trama, recensione e curiosità senza spoiler. 

Shrinking

Genere:
Drama Drama
Sensazioni:
Emozione Emozione
Su:
apple-tv
Cast:
Jimmy Laird
Jason Segel
Paul Rhoades
Harrison Ford
Gaby
Jessica Williams
Liz
Christa Miller
Alice
Lukita Maxwell
Sean
Luke Tennie
Pubblicato il: 21/01/2024
Aggiornato il: 01/05/2024

SHRINKING - TRAMA SENZA SPOILER

Pasadena, Stati Uniti, giorni nostri. Jimmy è un terapista in piena crisi per la morte prematura della moglie, Tia, avvenuta un anno prima in tragiche circostanze. 

Distratto durante le sedute perché completamente assorbito dal suo dolore, crede di potersi risollevare facendo quello che uno psicologo non dovrebbe mai fare: prendere sul personale le vicende dei pazienti

Jimmy, infatti, inizierà ad interferire in prima persona nelle loro vite private, convincendo una donna a lasciare il marito, suggerendo ad un ragazzo con problemi di aggressività di canalizzare la rabbia sul ring, nonostante il parere contrario del padre, aiutando un uomo timido ad uscire dal guscio attraverso metodi poco ortodossi e altro ancora.

Lo psicoterapeuta ritiene che aiutando gli altri in questo modo riuscirà indirettamente ad aiutare se stesso

Approccio che diverte e incuriosisce l’esuberante Gaby, collega psicoterapeuta nonché migliore amica di Tia quando era in vita, ma che non viene visto di buon occhio dal direttore della clinica, il burbero Paul, mentore e collega di Jimmy da molti anni che subito lo richiama agli obblighi deontologici.

Oltre ai tentativi di esorcizzare il suo dolore, Jimmy cerca faticosamente di ricostruire il rapporto con la figlia.

Alice è un’adolescente che nutre risentimento verso il padre per averla messa in disparte durante la prima fase di elaborazione del lutto, dimostrando, a suo parere, egoismo. 

Per Alice, infatti, Jimmy è colpevole di aver monopolizzato il lutto, come se soltanto lui avesse il diritto di soffrire per quanto accaduto. 

In assenza dell’appoggio emotivo del papà, la ragazza trova sostegno in due figure: Liz, la vicina di casa ficcanaso che per lei rappresenta un po’ una figura materna sostitutiva, e lo stesso Paul, che le fa da confidente senza che Jimmy ne sia a conoscenza. 

Jimmy proverà a riconquistare la sua fiducia cercando, a volte grottescamente, di diventare un uomo migliore. 

Questa voglia di ricominciare del terapeuta toccherà il suo apice quando prenderà a cuore la vicenda di Sean, il ragazzo con problemi di aggressività, decidendo di ospitarlo a casa in seguito ad un litigio con il padre. 

Sean, ex militare affetto da disturbo da stress post-traumatico, è riluttante a condividere la sua esperienza in missione: Jimmy proverà in tutti i modi a farlo aprire per poterlo aiutare a guarire. 

Ma la trama non si sofferma soltanto su Jimmy e riserva a ciascun personaggio una certa profondità

Partendo da Paul, psicoterapeuta altamente stimato nella comunità scientifica, che ha dedicato interamente la sua vita alla professione. Forse persino troppo, mettendola costantemente prima della famiglia. 

Complici alcuni sviluppi, Paul proverà con molta fatica a disattivare quel pilota automatico che lo porta a condurre una vita solitaria, a debita distanza dalla vulnerabilità provocata dai legami.

La sua fortezza della solitudine, come gli piace chiamarla, inizierà pian piano ad essere percepita come una sorta di prigionia. 

La serie mostra anche le fragilità nascoste di Liz, arrivata in una fase in cui è alla ricerca di nuovi scopi. I dilemmi sentimentali e le frustrazioni professionali di Gaby. E i tentativi del miglior amico di Jimmy, Brian, di coinvolgerlo nuovamente nella sua vita dopo essere stato accantonato in seguito alla morte di Tia. 

Questa piccola famiglia allargata sarà coinvolta in circostanze divertenti tipiche di una sitcom, senza però disdegnare passaggi toccanti in cui saranno chiamati a riflessioni scomode su se stessi e a fronteggiare situazioni delicate dalle quali uscirne vincitori grazie al sostegno reciproco.

SHRINKING - RECENSIONE SENZA SPOILER

Shrinking è una serie abbastanza sfacciata, coraggiosa, in alcuni passaggi persino insensibile perché affronta un tema così delicato come l’elaborazione del lutto con uno stile più simile ad una sitcom che ad un drama, spogliandola da qualsiasi forma di pietismo. 

Nella serie, infatti, non c’è spazio per la compassione. Al contrario, dalla narrazione emerge un atteggiamento quasi di rimprovero per la scarsa disponibilità a condividere il dolore con i propri affetti.

Nel complesso, parliamo di una serie che mette di buon umore, con qualche passaggio emozionante disseminato qua e là che non scivola nel cliché di banali momenti strappalacrime

Scelta per niente scontata considerando il potenziale di sentimentalismo a buon prezzo intriso nella storia.

I passaggi emozionanti in cui si ricorre ai flashback di Tia in vita sono dosati, rispettosi, commoventi al punto giusto. 

Shrinking probabilmente rappresenta una delle massime espressioni del dramedy, inteso come manifesto del genere: poche altre serie che riescono a fondere così fluidamente comedy e drama. 

Qualcosa di simile si intravede in Ted Lasso, anche se quest’ultimo tende leggermente di più verso la commedia. 

Indipendentemente dal genere, non c’è dubbio che la serie rientri nella categoria dell’intrattenimento di buona qualità, nonostante una partenza un po’ lenta, merito anche dell’inaspettata e sontuosa vena comica di un esilarante Harrison Ford nei panni del burbero Paul. 

Jason Segel, invece, sebbene ispiri la sua canonica simpatia, in questa serie non riesce a scrollarsi di dosso l’ombra ingombrante del personaggio di Marshall in How I Met Your Mother che lo ha portato alla ribalta. 

Anche se la sua performance cresce con il passare degli episodi, così come la serie che al termine lascia una gradevole sensazione di speranza per chi soffre e desidera un nuovo inizio.

SHRINKING - CURIOSITÀ SENZA SPOILER

  1. Il personaggio di Paul, interpretato da Harrison Ford, prende ispirazione da un terapeuta della vita reale di nome Phil Stutz, il cui lavoro è al centro del documentario Netflix di Jonah Hill, intitolato “Il Metodo di Phil Stutz”
  2. "Ci servirebbe un attore tipo Harrison Ford”. “Bene, proviamo a chiederlo direttamente a lui anche se sicuramente rifiuterà”. Più o meno pare sia andata così la conversazione tra Brett Goldstein, Jason Segel e Bill Lawrence prima di avere una sorprendente risposta positiva di Ford, dopo una piccola opera di convincimento dello stesso Goldstein. Forse qualche volta insistere serve davvero. 
  3. Christa Miller, l’attrice che interpreta Liz, è la moglie del co-creatore Bill Lawrence. In passato, ha recitato in altre serie di Lawrence, tra cui l’indimenticabile Scrubs.

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