Platonic

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Un uomo e una donna possono essere amici? Platonic riprende uno dei più grandi quesiti dell’umanità portato sul grande schermo da Harry Ti Presento Sally riservandogli un’atmosfera decisamente meno hollywoodiana...

Un uomo e una donna possono essere amici? Platonic riprende uno dei più grandi quesiti dell’umanità portato sul grande schermo da Harry Ti Presento Sally, riservandogli un’atmosfera decisamente meno hollywoodiana e più con i piedi per terra. 

Probabilmente una versione meno memorabile e romantica, ma comunque spassosa. 

La serie ripropone la premiata ditta di Cattivi Vicini, Seth Rogen e Rose Byrne. Anche in questo caso, i due saranno al centro di situazioni imbarazzanti e si renderanno protagonisti di comportamenti da teenager un tantino cresciutelli. 

Platonic non è un capolavoro, ma sicuramente è una serie allegra, che mette di buon umore. Se prima di iniziarla vuoi saperne di più, su questa pagina puoi trovare trama, recensione e curiosità senza spoiler.

Platonic

Genere:
Comedy Comedy
Sensazioni:
Divertimento Divertimento
Su:
apple-tv
Cast:
Will
Seth Rogen
Sylvia
Rose Byrne
Charlie
Luke Macfarlane
Katie
Carla Gallo
Audrey
Alisha Wainwight
Andy
Tre Hale
Reggie
Andrew Lopez
Avviso sui contenuti:
Scene di sesso
Pubblicato il: 21/01/2024
Aggiornato il: 01/05/2024

PLATONIC - TRAMA SENZA SPOILER

Per Sylvia è una serata film come tante, in compagnia del marito Charlie e dei loro tre figli Frances, Simon e la piccola Maeve. 

Nel mezzo della discussione su cosa vedere, il suo umore viene bruscamente turbato quando apprende da Instagram che Will, ex migliore amico che non vede e non sente da cinque anni, sta affrontando un difficile divorzio.

I due erano molto amici al college, praticamente fratello e sorella, almeno fino al litigio dovuto al disappunto di Sylvia su colei che sarebbe diventata la moglie di Will, Audrey, a suo dire non adatta ad una persona come lui.

Preoccupata del suo stato emotivo e spronata dal marito a prendere l’iniziativa, Sylvia si fa coraggio e telefona a Will.

I due finiscono per prendere un caffè insieme, ma la situazione che si crea è abbastanza strana e surreale. 

Sylvia e Will, infatti, iniziano a chiacchierare come due semplici conoscenti, scambiandosi i classici convenevoli, in un misto di imbarazzo e freddezza

Will le dice di stare bene, che è diventato mastro birraio di un pub di cui è co-proprietario e la invita ad una festa che si terrà nel weekend proprio nel suo locale.

Dal canto suo, Sylvia gli racconta che non è più avvocato, ma che dà una mano al marito, diventato socio dello studio legale dove lavoravano insieme. Almeno questo è quanto gli dice poco prima di essere messa alle strette e ammettere di essere disoccupata.

Poi si arriva all’argomento clou della conversazione: il divorzio. Sylvia fa finta di sapere poco o nulla scusandosi per il consiglio di non sposare Audrey da cui scaturì il litigio. Will, con garbo, risponde di aver affrontato la separazione con grande maturità, sottolineandone più volte la natura consensuale.

Insomma, tra i due si consuma una chiacchierata di cortesia. Niente di più, niente di meno. 

Una volta terminato l’incontro, la giornata procede normalmente.

Will intanto racconta ai suoi soci, Andy e Reggie (fratellastro di Audrey, l'ex moglie), del bizzarro incontro avuto poco prima con la sua ex migliore amica. 

Sylvia, invece, si confronta con l’amica Katie, madre divorziata, confessandole di essersi sentita poco interessante dopo aver mostrato la foto dei figli alla domanda su cosa facesse nella vita. 

Ad ogni modo, Katie la convince ad andare alla festa organizzata nel locale di Will

Dopo una prima fase ancora all’insegna di una cortesia distaccata, il muro tra Sylvia e Will inizia lentamente sgretolarsi quando lei cerca di calmarlo dopo una sfuriata rivolta all’ex moglie Audrey, arrivata al party in compagnia di un altro uomo

Lui apprezza gli sforzi dell’ex migliore amica e la invita a recarsi altrove per scambiare due chiacchiere. 

Tra un alcolico e l’altro, Will inizia a raccontarle la verità sulla separazione con Audrey mentre Sylvia si offre di fargli da spalla per conoscere altre donne

Complice lo stato di ubriachezza di entrambi, le cose sembrano tornare pian piano come negli anni d’oro della loro amicizia, tra confidenze, ricordi e chiacchiericcio spensierato. 

Tuttavia, a fine serata emergerà la verità sul fatto che Sylvia fosse a conoscenza del divorzio di Will, scatenando così una forte discussione che sembra rompere l’incantesimo. 

Almeno così sembra perché, una volta tornati a casa, i due continueranno a scambiarsi messaggi, fingendo che la lite avvenuta qualche minuto prima non fosse mai accaduta.

Da quel momento in poi, Sylvia e Will torneranno a vedersi praticamente ogni giorno, cercando di aiutarsi reciprocamente nelle rispettive questioni personali e lavorative. 

Un’amicizia che li farà tornare indietro nel tempo, riportandoli a comportamenti tipici di quando frequentavano il college e che li metterà al centro di situazioni talvolta imbarazzanti

Will rappresenterà per Sylvia una sorta di evasione dalla sua routine familiare e dai rimpianti per una carriera da avvocato messa in secondo piano per i figli.

Sylvia rappresenterà per Will un diversivo dalle frustrazioni del divorzio e di un lavoro in cui la sua visione di artigianalità si scontra con la logica del profitto.

Entrambi saranno in grado di offrire un sostegno fondamentale l’uno all’altro, ma riusciranno a gestire un’amicizia così “ingombrante” senza altre implicazioni?

PLATONIC - RECENSIONE SENZA SPOILER

L’amicizia tra uomo e donna ai tempi di figli e bollette: Platonic racconta uno scenario che ha tutte le sembianze di un’utopia, considerati i tanti paletti della vita adulta

La serie, pur presentandosi come un commedy leggero e divertente, cela un sentimento agrodolce che spinge a riflettere sulla complessità delle relazioni e sulle sfide quotidiane che tutti dobbiamo affrontare. 

I due protagonisti, Sylvia e Will, vivono questa amicizia ritrovata come un modo per sfuggire alle delusioni della vita adulta e per ritrovarsi nella spensieratezza dei giorni passati al college.

Allo stesso tempo, la trama propone scolasticamente i cliché del genere, anche se il finale è abbastanza interessante per essere una serie con un messaggio che dovrebbe essere rassicurante.

Altrettanto coraggioso, ma meno riuscito, è l’uso di una "demenzialità diplomatica", adatta a tutte le fasce d’età. 

Per Nicholas Stoller, il creatore della serie, la sfida principale è stata probabilmente fare un piccolo passo indietro rispetto alle situazioni surreali di estremo disagio che si riscontrano nei suoi film, in cui i protagonisti mettono a nudo (a volte letteralmente) le proprie vulnerabilità. 

Una sfida vinta a metà, perché in certi passaggi si percepisce la sensazione di un’irriverenza monca, priva di mordente. 

Nonostante ciò, la serie merita una possibilità.

Innanzitutto, perché riesce a strappare più di un sorriso, anche se ci sono meno momenti esilaranti di quanto ci si potesse aspettare. 

Inoltre, così come in Cattivi Vicini, Seth Rogen e Rose Byrne mostrano un ottimo affiatamento e si dimostrano ancora una volta perfettamente a proprio agio nei panni di adolescenti un po’ cresciuti.

Ma soprattutto perché offre una lettura intrigante sul tema dell’amicizia tra uomo e donna che sfocia in uno spaccato ad ampio respiro sui quarantenni alle prese con una realtà per loro sfuggente, indefinibile, proprio come il sentimento che lega i due protagonisti.

PLATONIC - CURIOSITÀ SENZA SPOILER

  1. La serie è stata scritta a quattro mani da Nicholas Stoller e Francesca Delbanco, che sono anche marito e moglie.
  2. Nicholas Stoller ha già diretto Seth Rogen e Rose Byrne in due occasioni. Per la precisione, in Cattivi Vicini ed il sequel Cattivi Vicini 2. 
  3. Nella serie, c’è una simpatica menzione a Succession. Senza fare spoiler, posso dirti che riconoscerai il riferimento grazie alla sua iconica sigla.

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