Black Mirror

Black Mirror

Black Mirror è senza alcun dubbio uno dei prodotti televisivi più controversi e affascinanti di sempre. Assolutamente imperdibile per gli appassionati di fantasy distopici e per chi osserva il mondo...

Black Mirror è senza alcun dubbio uno dei prodotti televisivi più controversi e affascinanti di sempre. Assolutamente imperdibile per gli appassionati di fantasy distopici e per chi osserva il mondo con un approccio sociologico, questa serie propone una prospettiva disillusa e inquietante sul progresso tecnologico.

Attenzione: niente a che vedere con scenari alla Io, Robot o Ex Machina, per intenderci.

Black Mirror, infatti, racconta perlopiù scenari verosimili che avvengono in un futuro imminente. Ed è per questo motivo che risultano ancora più credibili ed inquietanti rispetto a quelli prospettati dai classici film futuristici.

Anche per questo motivo è molto facile sentirsi coinvolti in prima persona, tuttavia la serie non disdegna qualche puntata altamente allegorica in cui emerge un simbolismo quasi kafkiano.

Sì, perché a parte il taglio assolutamente originale, Black Mirror è una serie atipica anche per un altro motivo: ogni episodio è qualcosa di diverso da quello successivo. Cambia la storia, cambiano i personaggi e cambia lo scenario. Non c'è, quindi, una continuità temporale tra le puntate o una relazione di causa-effetto.

Ciò che accomuna la trama degli episodi è il tema principale: le conseguenze negative del progresso tecnologico sull’esperienza umana e sul modo di rapportarsi con la realtà.

Ognuna di esse parla di una particolare invenzione e del suo specifico impatto sulla vita di tutti i giorni.

Se prima di iniziarla vuoi saperne qualcosa in più, ma senza incorrere in spoiler, sei nel posto giusto. Qui troverai la trama di tutti gli episodi, recensione della serie e curiosità.

Black Mirror

Genere:
Fantasy Fantasy
Sensazioni:
Suspense Suspense Riflessione Riflessione
Su:
netflix
Cast:
Kenny
Alex Lawther
Bing
Daniel Kaluuya
Lacie Pound
Bryce Dallas Howard
Robert Daly
Jesse Plemons
Nanette Cole
Cristin Milioti
Ashley O
Miley Cyrus
Avviso sui contenuti:
Violenza
Pubblicato il: 21/05/2022
Aggiornato il: 28/09/2024

BLACK MIRROR - TRAMA SENZA SPOILER

Ogni episodio della serie presenta una trama a sé stante, quindi, puoi tranquillamente iniziare a vedere le puntate nell'ordine che preferisci.

Non a caso, Black Mirror è l’unica serie che nel catalogo di Netflix parte a ritroso, ovvero dall’ultimo episodio dell’ultima stagione alla puntata pilota.

Qui, invece, potrai consultarne la trama per ordine cronologico.

Stagione 1

Episodio 1: Messaggio al primo ministro (The National Anthem)

Gran Bretagna, giorni nostri. In seguito al rapimento della principessa del Regno Unito, la giovane e popolarissima Susannah, il sequestratore diffonde un video online in cui avanza la bizzarra e disgustosa richiesta di riscatto: vuole che il primo ministro britannico, Michael Callow, consumi un rapporto sessuale con un maiale, in diretta televisiva.

O la principessa verrà uccisa.

Bloccare la diffusione del video risulta praticamente impossibile: non c’è segreto di Stato che tenga al cospetto della viralità sul web. E dal momento in cui scatterà il conto alla rovescia, il governo sarà costretto a muoversi contemporaneamente su più fronti.

L’obiettivo principale sarà quello di stanare il rapitore, ma considerando il poco tempo a disposizione non si escluderanno piani alternativi, nonché bizzarri espedienti.

Tra l’incredulità dell’opinione pubblica, un po’ disgustata e un po’ divertita, l’inevitabile circo mediatico con i giornalisti che rincorreranno l’esclusiva in barba a qualsiasi norma deontologica e le spiccate abilità tecnologiche del sequestratore, la vicenda terrà con il fiato sospeso l’intera nazione.

E non solo.

Ma qual è lo scopo del rapitore? Cosa vuole dimostrare? Si tratta di una semplice provocazione? Oppure le sue intenzioni serie?

E il premier britannico cosa deciderà?

Episodio 2: 15 milioni di celebrità (15 Millions Merits)

Probabilmente è l’episodio più metaforico dell’intera serie ed è ispirato - almeno in parte - a 1984 di George Orwell.

Lo scenario è quello di un futuro distopico in cui la maggior parte delle persone trascorre le proprie giornate pedalando sopra una cyclette mentre uno schermo proietta immagini di trasmissioni trash che mostrano perlopiù umiliazioni inflitte alle persone obese e video pornografici.

Le pedalate servono ad alimentare l’energia della realtà circostante e i lavoratori, in cambio, ottengono come ricompensa i Meriti, ovvero una sorta di criptovaluta da poter spendere in bisogni di prima necessità (alimentazione e igiene personale), svago (personalizzazioni del proprio avatar digitale utilizzato per videogiochi e altre attività online) e per “skippare” i tantissimi annunci pubblicitari (spesso anche pornografici).

Tutti indossano la stessa tuta grigia e abitano in stanze quadrate che hanno come pareti degli schermi giganteschi.

In questa realtà appiattita e schiavizzante, socialmente conformizzata ed emotivamente anestetizzata, esiste soltanto una possibilità di avere una vita migliore: la celebrità. E l’unica porta d’accesso è un talent show chiamato Hot Shots.

Perciò, quando il protagonista Bingham Madsen - alias Bing - ascolterà per caso la bella voce di Abi mentre canticchia in bagno, non solo avrà un sussulto emotivo tale da farlo uscire dall’assuefazione quotidiana che l’aveva fino ad allora imprigionato, ma deciderà - per riconoscenza - di pagare la cospicua somma di 15 milioni di Merits per iscriverla al talent.

I due ragazzi, però, dovranno fare i conti con le logiche deviate imposte dallo show business.

Episodio 3: Ricordi pericolosi (The Entire History of You)

L’umanità ha finalmente sconfitto il problema della memoria corta grazie ad un dispositivo che consente di immagazzinare i ricordi in tempo reale. Questo chip, chiamato grain, viene installato in prossimità del collo tramite una piccola operazione chirurgica.

Il grain funziona come una sorta di videocamera che registra tutto ciò che rientra nel campo visivo della persona. Sia immagini che suoni.

Ogni ricordo viene archiviato in una sorta di hard disk e catalogato in cartelle ordinate per nome, data oppure in base alle persone coinvolte nel ricordo. E può essere proiettato su qualsiasi schermo, come un normale dispositivo digitale Bluetooth.

Tutto molto bello, vero?

Beh, in teoria sì. Un po’ meno quando inizi ad avere sospetti sulla fedeltà e sul passato del tuo partner.

Proprio come succede al protagonista dell’episodio, il giovane avvocato Liam Foxwell, quando durante una cena avvertirà una certa sintonia tra la sua compagna, la bellissima Ffion ed un amico particolarmente intraprendente, il libertino e “uomo di mondo” Jonas.

Stagione 2

Episodio 1: Torna da me (Be Right Back)

Se esistesse un’intelligenza artificiale in grado di replicare perfettamente la personalità e la voce di un tuo caro defunto, cosa faresti? Ne approfitteresti per colmare la tua tristezza oppure sarebbe una cosa troppo surreale?

Dopo uno scetticismo iniziale, la giovane Martha - iscritta al programma da un’amica - decide di avvalersi di questa tecnologia quando inizierà a sentire la mancanza del compagno Ash, deceduto a causa di un incidente stradale.

Martha è incinta e non sopporta l’idea di crescere il frutto del loro amore da sola.

Sfruttando tutte le informazioni e i comportamenti digitali di Ash (raccogliendo i dati soprattutto da Social Media ed email), il sistema operativo inizierà a parlare con Martha - in chat e al telefono - nello stesso modo in cui le avrebbe parlato il suo amato fidanzato.

La ragazza svilupperà una vera e propria dipendenza dal programma e quando le si prospetta la possibilità di fare l’upgrade “fisico”, non ci penserà due volte.

Ma sarà davvero come se Ash non fosse mai morto?

Episodio 2: Orso bianco (White Bear)

È sicuramente una delle puntate più inquietanti della serie.

Una ragazza, Victoria, si sveglia in un appartamento sconosciuto senza ricordare assolutamente nulla.

In televisione lampeggia il simbolo di un orso bianco stilizzato mentre lungo le pareti sono appese delle fotografie che ritraggono un uomo e una bambina che non riesce a riconoscere.

Una volta uscita di casa, alcune persone inizieranno ad avvicinarsi per filmarla con il proprio smartphone, come se fosse un'attrazione da circo.

Nonostante il disappunto della ragazza, queste persone continueranno con insistenza a riprenderla con il cellulare anche quando, improvvisamente, le si avvicinerà un cacciatore che inizierà a spararle contro con il fucile.

A questo punto Victoria, con l'aiuto di una misteriosa ragazza, Jem, inizia la sua fuga dal cacciatore e da altri predatori.

Jem le rivela che i comportamenti strani delle persone sono iniziati da quando le televisioni di tutto il Paese hanno iniziato ad emettere il segnale dell’orso bianco.

L'obiettivo delle due fuggitive, quindi, sarà quello di distruggere il trasmettitore, sperando che tutto torni come prima.

Speranza che presto rivelerà un’agghiacciante e sadica realtà.

Episodio 3: Vota Waldo! (The Waldo Moment)

Un ex comico teatrale, Jamie Salter, presta la sua voce a Waldo, un cartone animato protagonista di una trasmissione televisiva di satira politica.

Grazie ad un linguaggio irriverente e ad una personalità anti-sistema, l’orsetto blu si guadagnerà un consenso popolare tale da renderlo uno dei personaggi più amati dall’opinione pubblica.

Da qui, l’idea provocatoria del produttore di Waldo, Jack Napier, di candidare Waldo alle elezioni della cittadina di Stentonford, in contrapposizione al conservatore, Liam Monroe, e alla laburista, Gwendolyn Harris, con la quale lo stesso Jamie (voce di Waldo) avrà occasione di approfondire la conoscenza.

Quella che inizialmente nasce come una provocazione si trasformerà presto in un vero progetto politico quando i sondaggi vedranno Waldo sorprendentemente in testa.

Intanto, il modello Waldo attirerà l’interesse di lobby e agenzie governative provenienti da tutto il mondo.

E diventerà fonte di dilemmi interiori da parte di Jamie.

Episodio speciale: Bianco Natale (White Christmas)

Due uomini, una sperduta baita di montagna e un’interminabile bufera di neve: insomma, non proprio gli ingredienti per un Natale perfetto.

Perciò, Matt Trent e Joe Potter, esiliati dal mondo e relegati nella stessa casa da circa 5 anni, troveranno un modo alternativo per "festeggiare", raccontandosi le rispettive storie prima di ritrovarsi in quel luogo.

Joe è piuttosto taciturno, a differenza di Matt che sarà il primo a parlare.

Matt, infatti, inizierà a raccontargli di come aiutava i ragazzi più timidi ad avere successo con le ragazze grazie ad una tecnologia chiamata Z-Eye, un dispositivo di realtà aumentata installato in prossimità dell’occhio in grado di fornire, in tempo reale, tutte le informazioni presenti in rete (comportamenti, interessi ecc.) sulla donna da “conquistare”.

In cambio, Matt e altri utenti della sua comunità online assistevano agli appuntamenti dispensando consigli live, facendo - di fatto - i guardoni quando si passava al rapporto sessuale.

Le cose prenderanno una piega storta quando aiuteranno il giovane Harry con l’introversa Jennifer: situazione che indurrà Matt ad esiliarsi in quella misteriosa casa.

Ma la storia di Matt non finisce qui.

Questo, precisa, era il suo cosiddetto hobby, raccontando poi quale lavoro svolgeva all'epoca dei fatti: l’agente di commercio per un’azienda in grado di realizzare fotocopie in miniatura delle persone, dotate della stessa coscienza e della stessa memoria, nonché in grado di vivere le stesse esperienze sensoriali del committente che decideva di avvalersene per scopi personali.

Questi esserini chiamati cookie, usati perlopiù come assistenti tuttofare, non solo potevano soffrire e pensare, ma erano capaci di provare sentimenti: aspetto che rendeva questa tecnologia piuttosto controversa, al punto da ritirarla dal mercato.

Disgustato dal cinismo di Matt, Joe prenderà coraggio e inizierà finalmente a raccontare la sua storia, anch’essa legata a doppio filo alla tecnologia della Z-Eye, ma ad un’altra funzione: la possibilità di bloccare una persona.

Lo Z-Eye, infatti, consente di oscurare l’immagine e la voce di una o più persone a proprio piacimento nella vita reale, esattamente come possiamo fare sui Social.

Dopo il blocco, il volto della persona risulta pixellato per chi l'ha bloccata e la sua voce diventa un suono incomprensibile.

Quando Joe, in seguito ad un forte litigio, verrà bloccato dalla sua ragazza, Beth, prenderà la decisione di allontanarsi da tutti e di trasferirsi in quel luogo desolato.

A sentire le storie di Matt e Joe, entrambi hanno scelto l'esilio per evadere da una difficile realtà. Ma sarà davvero così?

Stagione 3

Episodio 1: Caduta libera (Nosedive)

In questo mondo collocato in un futuro vicino, le persone possono votare la popolarità di chiunque - tramite un apposito Social - con un sistema di voto che va da 1 a 5 stelle.

Non c’è bisogno di inviare la richiesta di amicizia, né di mettere il follow a quella persona.

Tutti possono votare tutti e, cosa più importante, l’indice di gradimento di ciascuno è visibile da chiunque.

Avere un voto alto non significa soltanto essere popolare, ma anche poter beneficiare di alcuni vantaggi speciali nella vita reale: dalla possibilità di pagare di meno l’affitto mensile di una villa in un quartiere altolocato fino ad avere priorità per ricevere cure mediche.

La protagonista, Lacie Pound, non è contenta del suo punteggio di 4.2 ed è ossessionata dall’idea di aumentarlo. L’occasione giusta arriverà quando l’amica d’infanzia, Naomi, un ottimo 4.8, la inviterà al suo matrimonio come damigella d’onore.

Partecipare ad un evento esclusivo riservato soltanto a persone con un ranking molto alto rappresenta per Lacie una ghiotta opportunità per realizzare la sua scalata Social(e) perché i voti di chi gode di un punteggio alto hanno un peso maggiore rispetto agli altri.

Il suo entusiasmo, però, farà presto spazio ad una serie di imprevisti che potrebbero rovinare i suoi piani.

E, forse, cambiare il suo punto di vista.

Episodio 2: Giochi pericolosi (Playtest)

Il giovane Cooper Redfield è un entusiasta giramondo con un rapporto conflittuale con la madre, tanto da non rispondere alle sue numerose telefonate.

In occasione della sua tappa londinese conoscerà Sonya, una programmatrice di videogiochi, con la quale passerà la notte insieme.

Il giorno dopo, Cooper scopre di essere al verde perché la sua carta di credito risulta clonata.

Sonya decide di aiutarlo offrendogli soggiorno fin quando non avrà guadagnato un gruzzoletto tale da consentirgli di acquistare un biglietto aereo per fare ritorno a casa.

Il giovane americano non si perde d’animo e grazie ad un’apposita app troverà un lavoretto in cui si offrirà volontario per testare un videogame che si definisce rivoluzionario.

Dopo l’approvazione di Sonya sulla credibilità e la notorietà dell’azienda, Cooper accetta la proposta e si recherà presso la loro sede per fare da tester.

Quello che inizialmente si presenta come un modo divertente per guadagnare qualche sterlina extra si trasformerà presto in un’esperienza inquietante quando il test passerà alla fase successiva.

Cooper, durante il gioco, inizierà a vedere, sotto forma di ologrammi, i suoi trami più profondi e le sue paure più recondite: i peggiori mostri che un videogame possa presentare.

Episodio 3: Zitto e balla (Shut Up and Dance!)

Kenny è il classico bravo ragazzo.

Timido e impacciato, si rapporta con gli altri sempre in modo gentile e aiuta finanziariamente la famiglia lavorando sodo in un fast food.

La sua vita viene stravolta quando un gruppo di hacker utilizzerà la sua webcam per riprenderlo mentre si masturba davanti al computer.

Da quel momento in poi, Kenny diventa oggetto di ricatto da parte degli hacker che lo costringeranno a fare cose anche illegali.

In caso di rifiuto, il video sarebbe stato diffuso online e mostrato a tutti i suoi contatti.

Al ragazzo, in preda al panico, verrà imposto di collaborare con altre persone che, come lui, sono finite nella ragnatela degli hacker per motivi analoghi.

Sarà una giornata assolutamente da dimenticare per il giovane ragazzo.

E quando l’incubo sembra che stia per volgere al termine, ecco l’epilogo spiazzante e inaspettato che rimette in discussione tutti i giudizi precedenti...

Episodio 4: San Junipero (San Junipero)

Forse l’episodio più emozionante dell’intera serie, ed uno dei più apprezzati dalla critica.

Parla dell’intensa storia d’amore tra Yorkie, una ragazza timida ed impacciata, e l’esplosiva ed impulsiva Kelly.

Sono gli anni ‘80 e le due ragazze si incontrano per la prima volta a San Junipero, in un locale chiamato Tucker’s.

Per Yorkie, appena trasferitasi, è la prima uscita serale nella nuova città, pertanto si sente sola e spaesata fin quando non le andrà incontro Kelly.

Quest’ultima, per liberarsi da un insistente corteggiatore, “userà” Yorkie presentandola al ragazzo come un’amica in fin di vita, pur non avendola mai vista prima.

Yorkie, dal canto suo, divertita dall’iniziativa di Kelly, non ci penserà due volte prima di diventare sua complice.

Tra le due ragazze si instaura sin da subito una forte sintonia che si trasformerà presto in altro.

Ma quando Yorkie, di colpo, non riuscirà più a trovare Kelly che sembra svanita nel nulla, conoscerà tutta la verità su San Junipero: in realtà, si tratta di un software che permette di viaggiare nel tempo.

E non solo.

La verità indurrà Yorkie e Kelly di fronte ad un bivio e all’atto d’amore più emozionante di tutta la storia della televisione.

Episodio 5: Gli uomini e il fuoco (Men Against Fire)

Per il momento, è l’unico episodio di Black Mirror che affronta la questione della tecnologia militare.

L’esercito americano viene addestrato per abbattere i parassiti, ovvero una specie di zombie dalle sembianze umane che si sono trasformati in seguito ad un processo di mutazione genetica.

Ogni soldato tiene in dotazione un dispositivo altamente tecnologico che aiuta a migliorare le proprie performance in battaglia.

Questa tecnologia viene installata direttamente nella testa dei militari.

Quando il dispositivo del protagonista, il giovane Stripe Koinange, inizierà a manifestare qualche piccolo problema tecnico, il ragazzo si renderà conto che il marchingegno non serve soltanto a sparare meglio...

Episodio 6: Odio universale (Hated in the Nation)

La detective Karin Parke e la sua assistente Blue Colson, un’esperta informatica, indagano sull’assassinio di Jo Powers, una giornalista che dopo aver pubblicato un articolo irriverente sul suicidio di una donna disabile - impegnata nella lotta per i diritti dei portatori di handicap - era stata bersaglio di attacchi dei media e di numerose minacce sui Social Media.

L’autopsia porterà ad una scoperta piuttosto inusuale: ad ucciderla non è stata una persona, ma un drone con le sembianze e le dimensioni di un’ape.

Infatti, per compensare l’estinzione delle api in termini di equilibri ecologici, il governo britannico - qualche anno prima - aveva stretto un accordo con un’azienda tecnologica per la produzione di centinaia di migliaia di api artificiali in grado di garantire l’impollinazione dei fiori.

Quando altre persone verranno ammazzate con lo stesso modus operandi, tutte arrivate dopo ad uscite infelici sui Social e a conseguenti minacce, le due poliziotte inizieranno ad indagare sul collegamento tra le api artificiali, le vittime ed un misterioso hashtag che sembra decretare chi deve morire.

Ne uscirà fuori un disegno alquanto inquietante sull’utilizzo e sulla manipolazione delle api.

E un progetto omicida da parte del killer che non sembra limitarsi ad uccidere chi subisce la gogna mediatica sui Social.

Stagione 4

Episodio 1: USS Callister (USS Callister)

Il protagonista della puntata è Robert Daly, l’inventore di Infinity, un gioco estremamente complesso e geniale a tema fantascientifico che sfrutta la tecnologia della realtà aumentata.

Robert è un ingegnere tanto abile quanto impacciato socialmente, a differenza del suo socio in affari, James Walton, volto dell’azienda e prototipo dell’imprenditore di successo.

Deriso dai dipendenti, trattato con sufficienza dal socio ed incapace di reagire nella vita reale, Robert sfoga tutte le sue frustrazioni davanti al computer giocando ad una versione alternativa e privata di Infinity.

In questa inedita versione del gioco, ispirata alla sua serie tv vintage preferita (che ricorda Star Wars), Robert è il comandante della USS Callister, una navicella spaziale impegnata in sedicenti missioni astronomiche, tra salvataggi di altri equipaggi e mostri da sconfiggere.

Fin qui nulla di male.

L’aspetto inquietante è un altro: l’equipaggio è composto dai cloni digitali dei colleghi che in qualche modo gli hanno fatto un torto in ufficio.

E dal socio, ovviamente.

Robert, infatti, attraverso una tecnologia molto avanzata - sviluppata in gran segreto - può creare gli avatar di chiunque all’interno della sua versione personale di Infinity ,partendo anche da piccoli frammenti di DNA.

Questi avatar sono a tutti gli effetti dei cloni in grado di provare le esperienze sensoriali di una persona in carne ed ossa. E che conservano la memoria e le conoscenze delle loro versioni originali.

Inutile aggiungere che in questo universo, Robert avrà un atteggiamento tirannico nei confronti del socio e dei colleghi d’ufficio.

A farne le spese sarà anche la neo arrivata Nanette, una giovane programmatrice affascinata dal genio di Robert ma che diventerà oggetto della sua collera quando gli riserverà una delusione d'amore.

Ma Nanette, o meglio il clone di Nanette, a differenza degli altri non si rassegnerà alla schiavitù eterna e proverà a trovare una via di fuga.

Episodio 2: Arkangel (Arkangel)

Arkangel è una sorta di parental control altamente tecnologico che consente di monitorare i propri figli in ogni istante della giornata.

Un sistema di sorveglianza ideale per le mamme particolarmente apprensive.

Arkangel, infatti, è molto di più di un semplice strumento di geolocalizzazione.

Questo dispositivo viene impiantato direttamente nella testa del bambino e permette al genitore, attraverso un tablet di supporto, di intercettare il campo visivo del bambino e di manipolarlo in base alle sue reazioni fisiologiche.

Quindi, se una particolare immagine procura al bambino un’accelerazione del battito cardiaco o un incremento dell’ormone dello stress, il genitore può decidere di offuscarla a tempo indeterminato.

Applicando, di fatto, una censura ad insaputa del bambino.

Dopo un grosso spavento derivante da una brutta esperienza, Marie deciderà di avvalersi di questa tecnologia per sorvegliare sua figlia Sara.

Sicuramente ne guadagnerà in termini di tranquillità, ma questa scelta non sarà immune da importanti ripercussioni sulla vita della ragazza.

Episodio 3: Crocodile (Crocodile)

Ancora una volta al centro dell’episodio c’è una tecnologia in grado di scavare nei ricordi delle persone.

Ad utilizzarla è la giovane Shazia, un’agente assicurativa che utilizza questo dispositivo per indagare su un incidente stradale in cui una persona viene investita da un camioncino di ultima generazione (senza conducente).

Shazia deve accertarsi su come sono andate le cose.

Per farlo, utilizza questa sorta di schermo collegato a due sensori posti all’altezza delle tempie che restituisce, seppur in maniera approssimativa, i ricordi degli intervistati.

Partirà con l’osservare i ricordi della vittima e pian piano andrà ad interrogare i vari testimoni.

Tra cui Mia, donna dall’ oscuro passato che non vorrebbe sottoporsi al test per non rivelare un segreto che le costerebbe la prigione.

Testimoniare, però, è obbligatorio per legge.

E Mia, seppur non si potrà tirare indietro, non sarà affatto intenzionata a rinunciare così facilmente alla sua libertà e alla sua famiglia.

Episodio 4: Hang the Dj (Hang the DJ)

Trovare l’anima gemella non è mai stato così facile: ci pensa Coach, un'app di incontri in grado di garantire una compatibilità del 99,8%.

Il sistema, infatti, sfruttando un algoritmo estremamente sofisticato risulta pressoché perfetto nei suoi calcoli.

Il risultato è garantito, ma non immediato.

Prima di conoscere l’anima gemella, l’utente deve avere una serie di appuntamenti e di relazioni indicate dal software.

Ad ogni appuntamento, infatti, il programma decreta la durata della relazione per ciascuna nuova coppia: si va dalle 10 ore ad anni di convivenza.

Non rispettare le indicazioni significa rinunciare al software e, di conseguenza, all’idea di conoscere l’amore della propria vita.

Perciò, quando Amy e Frank s’incontreranno grazie al programma e scopriranno che dovranno trascorrere insieme soltanto 12 ore, nonostante una forte intesa emersa durante l’ appuntamento, i due accetteranno - seppur malvolentieri - le indicazioni del software.

L’atteggiamento di entrambi inizierà a cambiare quando, successivamente, andranno incontro a svariate esperienze deludenti che mineranno la loro fiducia sull’efficacia del sistema.

Episodio 5: Metalhead (Metalhead)

In uno scenario da fine del mondo, l’episodio - girato in bianco e nero - parla della fuga di Bella da una sorta di cane robot programmato per uccidere.

La trama non dice molto sul contesto e sulle motivazioni per cui la Terra sia popolata da questi mini-robot altamente tecnologici che hanno contribuito al quasi sterminio della razza umana.

Lascia libera interpretazione agli spettatori (invasione aliena? Tecnologia che si è ribellata al controllo degli umani?).

Bella proverà con tutte le forze a sopravvivere incarnando la residua resistenza umana contro il dominio della macchina.

Episodio 6: Black Museum (Black Museum)

Il museo degli orrori in salsa Black Mirror.

La giovane Nish non resisterà alla tentazione di visitarlo quando noterà l’insegna fuori ad un misterioso stabilimento collocato in prossimità di una stazione di servizio, nel bel mezzo del deserto.

A fargli da Cicerone all’interno del museo sarà Rolo Haynes, proprietario e guida turistica che illustrerà alla ragazza tre attrazioni associate a tre storie di crimini e soprusi.

Tutte e tre le storie vedono lo stesso Haynes coinvolto in prima persona.

L’uomo, infatti, prima di diventare il fondatore del museo era uno scienziato impiegato nel reparto di neuro-tecnologia presso il centro di ricerca di San Junipero.

Sì, è lo stesso dell’omonima puntata.

La prima storia vedrà protagonisti il dottor Dawson e un apparecchio sviluppato dal team di Haynes: una specie di casco fatto di sensori collegato ad un ricettore che permette di trasferire le sensazioni ad un’altra persona.

In altre parole, chi indossa il dispositivo riesce a far provare lo stesso dolore e lo stesso piacere di quel preciso momento alla persona che si è impiantato il chip.

La tecnologia verrà proposta al dottor Dawson per scopi medici.

Grazie al dispositivo, infatti, il giovane medico diventa capace di provare i sintomi dei pazienti sulla propria pelle, ottimizzando così l'efficacia e la velocità delle diagnosi. Una grande scoperta scientifica che, però, avrà dei risvolti inaspettati tali da renderla meritevole di essere esposta in questo inquietante museo.

Il secondo oggetto illustrato alla ragazza sarà una scimmietta di peluche. All’apparenza un normale pupazzetto per bambini, ma a renderlo lugubre è la storia che si cela dietro.

In seguito ad un tragico evento, una coppia - su consiglio di Haynes - si avvale di una tecnologia in grado di trasferire la coscienza da un corpo all’altro. E, come prevedibile, anche in questo caso le cose prenderanno una piega piuttosto sconvolgente.

Ma è la terza attrazione ad essere “il piatto forte” del museo, come la definisce lo stesso Haynes: si tratta dell’ologramma di Clayton Leigh, un uomo condannato a morte e passato alle cronache per l’omicidio di una nota giornalista televisiva.

L’ologramma, dotato di terminazioni nervose che gli consentono di provare dolore, contiene la coscienza dello stesso Clayton.

Haynes ne farà una sadica attrazione per turisti e non solo.

Ma sarà a questo punto della storia che dovrà fare i conti con un sorprendente colpo di scena.

Stagione 5

Episodio 1: Striking Vipers (Striking Vipers)

Un altro episodio incentrato sull’associazione tra videogames e realtà aumentata, ma dai contorni più leggeri, seppur altrettanto controversi.

In occasione del suo trentottesimo compleanno, Danny riceve in regalo dall’amico Karl una nuova versione di Striking Vipers, videogioco picchiaduro (stile Tekken e Mortal Kombat, per intenderci) amato dai due ragazzi quando, in gioventù, convivevano insieme a Theo, attuale moglie di Danny.

A differenza della versione tradizionale, il nuovo Striking Vipers sfrutta la tecnologia della realtà aumentata.

Grazie ad un dispositivo posto all’altezza delle tempie, il giocatore diventa a tutti gli effetti il personaggio del videogame.

Ed è grado di provare tutte le esperienze sensoriali senza ripercussioni reali sul fisico.

Danny troverà nel videogioco un rifugio dalla monotonia della routine quotidiana.

Per Karl, invece, Striking Vipers X rappresenterà una compensazione emotiva rispetto ad una vita priva di legami significativi e caratterizzata da incontri amorosi fugaci e poco stimolanti.

Entrambi svilupperanno una dipendenza, ma le ragioni di uno svago così coinvolgente non saranno quelle che di norma ci si aspetta da un videogioco.

Episodio 2: Smithereens (Smithereens)

Chris è una persona mite e lavora per un servizio di car sharing.

Un giorno, però, decide di rapire uno stagista che lavora presso Smithereens, un famoso Social Media, per motivi che inizialmente non vengono rivelati.

In cambio della liberazione del giovane, Chris chiede soltanto una cosa: parlare con Billy Bauer, fondatore e capo di Smithereens.

Ci riuscirà? Perché vuole parlare con lui? E quali sono le sue intenzioni?

Episodio 3: Rachel, Jack and Ashley Too (Rachel, Jack and Ashley Too)

È la puntata più hollywoodiana e meno Black Mirror dell’intera serie.

Miley Cyrus interpreta Ashley O, una popstar di fama internazionale idolatrata da milioni di giovani fan tra cui Rachel, timida ed introversa quindicenne da poco trasferitasi in città e con qualche difficoltà a fare nuove amicizie.

Nonostante lo scetticismo di Jack, la sorella maggiore, Rachel chiederà e otterrà come regalo di compleanno dal padre un Ashley Too, ovvero un robot in miniatura in grado di replicare la personalità della cantante.

O meglio, la versione ovattata della popstar, sempre pronta ad incoraggiare e a dire una parola gentile ai suoi fan.

Nel frattempo, la vera Ashley sarà alle prese con attacchi depressivi a causa di una crisi d’identità artistica: lei vorrebbe sperimentare un altro genere musicale, ma la zia nonché manager della cantante, Catherine, si opporrà con tutte le sue forze.

La musica pop è troppo remunerativa e Catherine non intende affatto rinunciarvi, tanto da ricorrere a qualsiasi mezzo.

Le vite di Rachel, Jack ed Ashley O si intrecceranno quando l’Ashley Too della ragazza, in seguito ad un malfunzionamento, inizierà a parlare senza filtri rivelando un inquietante segreto sulla zia della cantante.

Stagione 6

Episodio 1: Joan è terribile (Joan is Awful)

Joan è una dirigente di spicco presso Sonicle, una software house di streaming musicale, incaricata - tra le altre cose - di effettuare i licenziamenti.

Compito che non la rende affatto simpatica agli occhi dei colleghi.

Frustrata da una situazione sentimentale monotona con Krish, Joan si lascia tentare quando il suo ex, Mac, la invita per un appuntamento segreto.

Fatto ritorno a casa, il suo piano è quello di rilassarsi sul divano con Krish guardando insieme una serie tv sulla nota piattaforma Streamberry (che poi sarebbe Netflix).

Tra le varie scelte sul catalogo, sarà un titolo in particolare a catturare la loro attenzione: una serie intitolata “Joan è terribile” in cui la protagonista, interpretata da Salma Hayek, sembra praticamente la sua copia.

Dalla pettinatura agli abiti, fino al nome stesso della protagonista, la serie pare ispirata alla sua vita.

Ed effettivamente è così.

La prima puntata, infatti, ripercorre per filo e per segno tutta la giornata appena trascorsa di Joan.

La narrazione, però, la fa sembrare più cattiva e cinica rispetto agli eventi che le sono accaduti: dal licenziamento effettuato la mattina a discapito di una sfortunata programmatrice, alla seduta con la sua terapeuta in cui esprime le perplessità sulla relazione con Krish, fino allo scambio di messaggi e all’appuntamento con l’ex.

Lo stesso Krish verrà a sapere della tresca con l’ex proprio grazie alla serie.

Ma non finisce qui.

Ogni giorno, infatti, usciranno nuove puntate che riporteranno le sue giornate spese nei tentativi di uscire da questo loop tra realtà e riproposizione televisiva delle sue giornate.

La vicenda assumeà contorni ancora più surreali quando scoprirà che legalmente non potrà farci nulla, che l’attrice della serie non è la vera Salma Hayek, ma una sua replica digitale, e soprattutto quando le si rivelerà il disegno più ampio di Streamberry di realizzare contenuti su larga scala usando la vita delle persone.

Episodio 2: Loach Henry

Davis, un giovane studente di cinema e aspirante documentarista, decide di portare la sua ragazza Pia, anche lei appassionata di cinematografia, a conoscere la madre Janet nella piccola cittadina natale di Loch Henry, in Scozia.

Nonostante la sua bellezza e il notevole potenziale turistico, la cittadina è deserta a causa di un fatto di cronaca nera accaduto anni prima.

King, amico di Davis, avrà modo di raccontare a Pia i dettagli della storia di Iain Adair, un serial killer locale responsabile di numerosi omicidi e torture sadiche, tra cui un episodio noto a tutti con sfortunati protagonisti una giovane coppia di turisti.

Dal racconto emerge che Adair è anche il responsabile della morte del papà di Davis, il poliziotto Kenneth, deceduto a causa di un’infezione sviluppata in ospedale dopo essere stato sparato alla spalla proprio dal killer.

Vicenda che ha scosso il Paese, ma soprattutto il padre di King, Richard, ancora molto sconvolto nonostante il tanto tempo trascorso.

Intrigata dalla storia, Pia suggerisce a Davis di realizzare un documentario sulla vicenda, con l'obiettivo di venderlo a qualche piattaforma streaming.

Tuttavia, durante la ricerca del materiale, il ritrovamento di alcune misteriose cassette VHS farà emergere agghiaccianti e inaspettate verità nascoste.

Episodio 3: Beyond The Sea

La storia è ambientata nel 1969, in un universo parallelo, e vede protagonisti due astronauti: Cliff e David.

I due sono coinvolti in una missione spaziale che li terrà lontani da casa per alcuni anni.

Pur essendo fisicamente nello spazio, grazie ad un'avanzatissima tecnologia riescono a condividere del tempo con le loro famiglie trasferendo la propria coscienza in una sorta di corpo di riserva situato sulla Terra.

Questa tecnologia, considerata controversa da qualcuno, diventa l’ossessione di una setta di fanatici che, per manifestare il loro dissenso, irromperà nella casa di David distruggendo la sua cosiddetta replica terrestre e facendo cose peggiori alla famiglia.

In preda alla sofferenza e privato della possibilità di trascorrere del tempo sulla Terra, David cade in un profondo stato depressivo, pertanto Cliff si offrirà di prestargli la sua replica terrestre nel tentativo di risollevarne il morale.

Cosa che accade, ma la situazione assumerà risvolti inquietanti quando David si affezionerà fin troppo alla vita terrestre di Cliff.

Episodio 4: Mazey Day

La storia è ambientata nei primi anni duemila e la protagonista è Bo, una ragazza piuttosto sveglia che si guadagna da vivere fotografando celebrità e rivendendo le foto alle riviste di gossip.

Bo decide di abbandonare questo lavoro a causa dei sensi di colpa scatenati dalla tragica morte di un attore, vittima della diffusione di una foto compromettente scattata proprio da lei.

Dilemmi etici che emergeranno soprattutto quando vedrà un’attrice, Mazey Day, maltrattata da un collega in occasione di un evento mondano.

Tempo dopo, Bo viene a conoscenza della possibilità di guadagnare una cospicua ricompensa per chi riuscirà a ritrovare la stessa Mazey, misteriosamente scomparsa durante le riprese di un film in Repubblica Ceca.

Inizierà, quindi, la sua ricerca avvalendosi dell'aiuto di alcuni ex colleghi.

Ma quando la ritroveranno coinvolta in una situazione inimmaginabile, verrà fuori tutto il cinismo dei paparazzi.

Fino alle derive più estreme.

Episodio 5: Demone 79

La storia si svolge in Gran Bretagna, nel 1979, durante le elezioni politiche che vede l'ascesa del Fronte Nazionale, un partito di estrema destra, e del suo esponente, Michael Smart.

La protagonista è Nida, una commessa di origine indiana dal temperamento mite, impiegata in un negozio di scarpe.

Nonostante la sua apparente tranquillità, Nida fantastica occasionalmente reazioni violente e sanguinolente verso le persone che le riservano un cattivo trattamento.

Costretta a pranzare in cantina per non diffondere odori di cibo speziato nel negozio, Nida scopre un misterioso talismano parlante che le impone di effettuare tre sacrifici umani in tre giorni per evitare la fine del mondo.

Il talismano si materializzerà nelle vesti di un demone, Gaap, e proverà a guidarla nella scelta delle vittime, cercando di aiutarla rivelandole i peggiori peccati dei possibili candidati.

Allucinazione o verità? Lo scoprirai solo alla fine dell'episodio.

BLACK MIRROR - RECENSIONE SENZA SPOILER

Non è facile scrivere una recensione di Black Mirror senza fare spoiler.

Ogni singola puntata, infatti, si presta ad una prateria di riflessioni sociologiche, filosofiche e psicologiche.

Uno dei temi principali affrontati è senza alcun dubbio la smania dell’essere umano di provare nuove esperienze andando oltre i limiti imposti dal corpo umano. E oltre la scadenza temporale della vita stessa.

In questa prospettiva, la tecnologia si configura come un ponte verso l’immortalità, nonché un efficacissimo espediente verso l’appagamento dei bisogni e dei desideri più reconditi. Talvolta in un’ottica utilitaristica, altre volte in un’ottica strettamente edonistica.

Ma, a prescindere dallo scopo primario alla base di ciascuna invenzione, Black Mirror - puntualmente - sposta il focus sul lato oscuro.

The dark side of the technology, ma c’è anche altro

Quella di Black Mirror è una narrazione intenzionalmente di parte, sbilanciata, ma che non dà mai l’impressione di voler portare avanti una lotta di retroguardia.

Non sposa un integralismo anti-progresso. Si pone perlopiù come un monito per le future generazioni in vista di un’inevitabile ed imminente evoluzione digitale.

A differenza della maggior parte dei film distopici, non viene palesato il messaggio per cui sia meglio fermarsi prima che una mandria di robot si ribelli al controllo dell’uomo sterminando l’intera razza (a parte la puntata “Metalhead”).

Piuttosto, è di tenere in considerazione tutte le variabili e, soprattutto, le possibili derive nell’uso quotidiano di ogni specifica invenzione.

Piccola o grande che sia.

Insomma, quello di non trascurare l’aspetto etico e di renderlo una prerogativa imprescindibile dell’innovazione tecnologica, per quanto possibile. E di creare una vera cultura digitale che non si limiti semplicemente alle capacità di utilizzo dei nuovi dispositivi, ma che contempli anche un’ educazione sociale riconducibile ai mezzi tecnologici.

Affinché il povero Kenny in “Zitto e balla!” non cada nella ragnatela degli hacker o che il protagonista di “Smithereens”, Chris, non commetta un errore che si rivelerà fatale.

Se nella maggior parte degli episodi questo sottotesto viene espresso mostrando la deriva che non ti aspetti, quella conseguenza non calcolata (o deliberatamente tralasciata per scopi economici) che si manifesta nella sua massima crudezza, l’auspicio di un approccio ibrido, di un compromesso, emerge in maniera palese soprattutto in alcune puntate tra cui “Torna da me” e “Striking Vipers”.

Questo sembra il filo conduttore di tutta la serie

Andando nello specifico (non troppo), tra gli argomenti più suggestivi e allo stesso tempo controversi emerge senz’altro la prospettiva di trasferire la coscienza umana da un corpo ad un altro, o addirittura ad un oggetto o un software.

Così come, di pari passo, la prospettiva della clonazione digitale e della creazione di avatar in grado di provare le stesse esperienze sensoriali dell'essere umano.

Entrambe le questioni vengono trattate in svariati episodi, seppur con sfumature diverse, e rappresentano il principale oggetto della distopia in Black Mirror.

La serie, infatti, concentra i suoi maggiori sforzi sulle derive legate all’utilizzo di tecnologie che consentono di vivere esperienze "extracorporee" in cui la differenza tra reale e virtuale è completamente superata e socialmente accettata.

Qui vengono sfruttate quasi sempre in una chiave sadica, giustizialista o alienante

Fatta eccezione per “San Junipero” in cui emerge un velato ed inedito sentimento positivo, ma non immune da profondi dilemmi morali.

In definitiva, guardare Black Mirror è un po’ come viaggiare nel tempo senza Delorean, senza il flusso canalizzatore, senza il supporto di Doc e con la consapevolezza che per migliorare il corso degli eventi non è necessario che avvenga alcun incontro amoroso o recupero di almanacchi sportivi: è sufficiente restare umani.

BLACK MIRROR - CURIOSITÀ SENZA SPOILER

  1. Nella serie sono disseminati numerosi easter eggs in cui le puntate si citano a vicenda. Dalle canzoni di sottofondo ai servizi al telegiornale passando per poster, fumetti e altri dettagli. Tocca a te scovarli.
  2. Oltre alla serie, su Netflix esiste anche il film che porta la firma dallo stesso creatore della serie, Charlie Brooker, intitolato Black Mirror: Bandersnatch. Si tratta di un esperimento di pellicola interattiva in cui è lo spettatore a decidere le sorti della trama. Il film ha spaccato la critica: per qualcuno si è rivelato un esperimento riuscito, qualcun altro lo ha ritenuto ancora acerbo. Indubbiamente, l’autore - ancora una volta - ha dimostrato coraggio e spirito d’innovazione.
  3. Black Mirror ha visto la partecipazione di numerose figure di spicco tra cinema e televisione. Per esempio, Jodie Foster ha diretto l’episodio "Arkangel", ma anche tra gli attori non sono mancati illustri contributi: da Daniel Kaluuya (Scappa - Get Out, 2017) a Rupert Everett (L’importanza di chiamarsi Ernest, 2002) passando per Domhnall Gleeson (About Time, 2013), Aaron Paul (Breaking Bad), Jesse Plemons (Fargo) e, ovviamente, Miley Cyrus.
  4. Come dichiarato dallo stesso Brooker, la simbologia dello schermo nero voleva ricordare la freddezza di un qualsiasi device tecnologico spento. Questa immagine, secondo l’autore, cela un qualcosa di “freddo e orribile ”.
  5. Pare che la puntata “Caduta libera” (Nosedive) abbia stimolato l’attrice protagonista dell'episodio, Bryce Dallas Howard, a dispensare soltanto punteggi alti ai suoi autisti Uber.
  6. Invece, uno degli episodi più controversi, “Messaggio al primo ministro” (The National Anthem) è finito nella bufera mediatica. Sembra che abbia accidentalmente menzionato, almeno in parte, un episodio di cronaca politica inglese inerente al premier Cameron e ad un presunto rito di iniziazione per una confraternita ai tempi del college. A detta dell'autore è stata una coincidenza.
  7. Tra i fan della serie c'è anche Stephen King che tramite il suo profilo Twitter, in data 7 dicembre 2014, l'ha definito "terrificante, divertente, intelligente", paragonandolo alla serie The Twilight Zone (Ai confini della realtà). Non è stata l'unica volta che lo scrittore ha manifestato apprezzamenti per una serie tv: è capitato anche per Sons of Anarchy, tanto da parteciparvi in un cameo.
  8. Se molte invenzioni della serie non sono ancora presenti nella realtà, una delle curiosità più suggestive è inerente alla tecnologia della puntata “Torna da me” (Be Right Back) che, invece, esiste. Una donna coreana, tramite realtà aumentata, è riuscita ad incontrare una copia digitale della figlia di sette anni scomparsa in seguito ad una malattia incurabile attraverso il controverso programma chiamato “I met you”.
  9. Brooker non consiglia di fare binge watching di Black Mirror. “Perché è come essere investiti da una macchina. Quante volte puoi essere investito da un’auto in un giorno?”.

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